Le more di rovo selvatico sono preziose anche in virtù della fatica che si fa a raccoglierle: vanno scelte una a una, per usare solo quelle morbide e mature al punto giusto, disturbando i grilli, il cui canto si sospende in attesa di valutare la pericolosità di questi intrusi. Si torna con le dita impiastricciate come bambini e un gusto d’estate in bocca, per tutte quelle che hanno smarrito la via del cestino.
Nei cespugli di more selvatiche gli animali trovano protezione per i loro nidi, cibo, corridoi protetti per i loro spostamenti.
Con le more facciamo la gelatina (senza semi, molto delicata) e la confettura (con una piccola parte di semi, che aggiungono un gusto ancora più intenso). E non saprei dire quale mi piaccia di più.